Consiglio di Stato, sez. III, 10.12.2021, n. 8258
Contratti pubblici – Appalto di forniture – Procedura di gara – Gara Telematica – Offerta tecnica caricata sul portale – Illeggibilità – Dovuta al limite tecnologico della piattaforma – Dovere per la Stazione Appaltante di individuare soluzioni alternative.
Contratti pubblici – Appalto di forniture – Procedura di gara – Gara Telematica – Offerta tecnica caricata su un CD e presentato prima della scadenza del termine – Legittimità – Costituisce integrazione dell’offerta caricata sul portale – Violazione par condicio – Non sussiste.
Estratto delle parti rilevanti del provvedimento.
Come detto innanzi, non potrebbe opporsi al concorrente, quale ostacolo alla formulazione della proposta migliorativa, anche ai meri fini della sua più efficace rappresentazione tecnico-descrittiva, un limite tecnologico della struttura utilizzata dalla stazione appaltante ai fini della acquisizione delle offerte.
Va da sé che, qualora tale limite sia concretamente riscontrato in sede di presentazione dell’offerta da parte di un concorrente (sia che si tratti della impossibilità di caricare files ulteriori, rispetto al numero consentito dalle “righe” predisposte dalla piattaforma telematica, eventualmente incapienti rispetto al numero di allegati da presentare al fine di soddisfare le richieste della lex specialis, sia che attenga al “peso” dei files da produrre per rispondere a quelle richieste), costituisce un dovere (più che una mera facoltà) della stazione appaltante, il cui rispetto è esigibile dal concorrente che sia incorso nel suddetto ostacolo tecnico-pratico, approntare le soluzioni alternative al fine di consentire ad esso il pieno esercizio dei suoi diritti partecipativi.
[…]
Peraltro, ad avvalorare ulteriormente la tesi che le mappe prodotte dal RTI Leonardo mediante consegna di apposito DVD alla stazione appaltante non rechino oltraggio al principio di par condicio, che deve presidiare lo svolgimento della gara, concorre la considerazione che le stesse – come ugualmente appurato dal verificatore nell’ambito del giudizio di primo grado – coincidono con quelle prodotte, in unico file .pdf, in allegato all’offerta tecnica caricata dal suddetto concorrente sulla piattaforma telematica EmPulia, differenziandosi dalle stesse solo per il miglior livello grafico-qualitativo: mappe (dotate di maggiore “visibilità” e “leggibilità”) che il RTI Leonardo non è riuscito a versare sulla predetta piattaforma telematica in ragione dei limiti “volumetrici” (in senso informatico) nella stessa insiti.
Discende da tale rilievo che la “cristallizzazione” dell’offerta tecnica del RTI Leonardo rinviene sufficiente garanzia nella suddetta produzione, indiscutibilmente rituale e tempestiva, dell’unico file in formato .pdf in allegato all’offerta medesima, con la conseguente non ascrivibilità ai plurimi files prodotti successivamente (ma pur sempre, come si è detto, tempestivamente, sebbene “in limine termini”) dal medesimo concorrente dell’attributo di “integrativi” predicato dal RTI Methodos, che li renderebbe suscettibili di generare l’”incompletezza” o l’”indeterminatezza/incertezza” dell’offerta.